lunedì 16 novembre 2009

educazione e rispetto: Violentata e giudicata

educazione e rispetto: Violentata e giudicata

Violentata e giudicata

Qualche giorno fa, guardando la televisione, mi sono trovata ad assistere a una discussione orribile.
Una ragazza di 14 anni è stata invitata, dopo una festa, da un ragazzo a stare un po' sola con lui.
Complice forse l'ingenuità o forse un bicchiere di troppo e lei accetta.
Nel luogo trova altri sette ragazzi pronti a violentarla per svariate ore.
Tutto il paese ha giuducato la ragazza, dicendo che non era propriamente una brava ragazza e che i sette ragazzi nel difendersi, hanno riferito che lei era consensiente.
Ma come può, una ragazza o una donna, essere consensiente nel fare sesso con otto persone senza sosta per ore.
Non vi mette paura tutto questo?
E se fosse capitato a nostra figlia o a nostra sorella?

Diciamo no ai nostri bambini

Immaginiamo i nostri bambini in un immensa prateria... sono confusi e non sanno dove andare.
La prateria è la vita e noi possiamo indicare la strada, mettendo dei sassi a formare una via.
i sassi sono i nostri no.
Il bambino ha bisogno di essere accompagnato, mano nella mano, da noi; deve sentire che se non sa come affrontare una cosa ci siamo noi genitori ad aiutarlo.
Lasciare, fin da piccolo, che il bambino se la sbrighi da solo, non è giusto, perché non ha gli strumenti e la consapevolezza di quello che è giusto e quello che è sbagliato.
Mettiamo al mondo i figli... allora accompagnamoli amorevolmente e con attenzione verso la vita.